Alien, Sputnik e Life: incontri incompatibili
L’incontro tra essere umani e alieni non è bello come possa sembrare, tra Alien, Sputnik e Life i tre film raccontano l’incompatibilità biologica con gli umani.
Introduzione
I thriller spaziali hanno sempre affascinato gli spettatori, offrendo emozioni e suspense in un ambiente extraterrestre. Tra i numerosi film di questo genere, tre titoli si sono distinti per le loro trame coinvolgenti e la capacità di tenere incollati gli spettatori alle loro sedie: “Alien“, “Sputnik” e “Life“. In questa recensione, metteremo a confronto questi tre film, esplorando le loro differenze e similitudini nel trattare con creature aliene spaventose e la lotta per la sopravvivenza nello spazio profondo.
Alien
“Alien” (1979), diretto da Ridley Scott, è considerato un classico del genere e ha stabilito molti degli archetipi che i successivi thriller spaziali hanno seguito. Il film ci presenta l’equipaggio della nave spaziale Nostromo, che viene attaccato da un’entità aliena che si nasconde a bordo. L’atmosfera claustrofobica, la tensione crescente e il design creaturale iconico di H.R. Giger rendono “Alien” un’esperienza spaventosa e affascinante. Il film si concentra sull’orrore individuale e sul senso di isolamento, esplorando temi come la paura dell’ignoto e la sopravvivenza.
Sputnik
“Sputnik” (2020), diretto da Egor Abramenko, è un thriller di fantascienza russo che presenta una premessa interessante. Ambientato durante la Guerra Fredda, il film racconta la storia di un cosmonauta russo che torna sulla Terra con un parassita alieno all’interno di lui. Un dottore viene incaricato di studiare la creatura, ma scopre che il parassita ha intenzioni sinistre. “Sputnik” offre una trama intrigante, un’atmosfera cupa e un forte focus sui personaggi. La relazione complessa tra il cosmonauta, il dottore e la creatura genera tensione e dramma emotivo. Sebbene il film possa essere meno conosciuto a livello internazionale, merita sicuramente di essere scoperto dagli amanti del genere.
Life
“Life” (2017), diretto da Daniel Espinosa, presenta un equipaggio internazionale a bordo della Stazione Spaziale Internazionale che scopre una forma di vita aliena proveniente da Marte. Ciò che sembra inizialmente un importante traguardo scientifico si trasforma rapidamente in un incubo quando la creatura dimostra di essere molto più pericolosa e intelligente di quanto si potesse immaginare. “Life” si concentra sulla tensione costante, sulla paranoia e sull’impossibilità di fuggire dall’entità aliena. Il film si avvale di una solida interpretazione del cast, tra cui Jake Gyllenhaal e Ryan Reynolds, e offre sequenze d’azione intense che terranno gli spettatori sulle spine.
Conclusione, tra Alien e alieni
“Alien”, “Sputnik” e “Life” sono tutti film che esplorano l’orrore spaziale e la lotta per la sopravvivenza in presenza di creature aliene minacciose. Mentre “Alien” ha stabilito i canoni del genere e rimane un punto di riferimento, sia “Sputnik” che “Life” offrono un’interpretazione fresca e originale di questa tematica. “Sputnik” si distingue per la sua ambientazione durante la Guerra Fredda e le dinamiche psicologiche tra i personaggi, mentre “Life” cattura l’attenzione grazie alla suspense incessante e alla messa in scena spettacolare.
Il pregio maggiore di questi film o film dello stesso genere è di aver superato l’idea favolistica di un incontro bonario tra gli essere umani e creature aliene, di aver spostato su un campo più realistico questo incontro, cioè quella della incompatibilità biologica e alla fine di aver ricordato che la prima necessità è la sopravvivenza e non un favolistico incontro.
L’aver spostato sul tema biologico l’incontro tra specie diverse, ha anche ridimensionato l’altro aspetto ludico paranoico delle invasioni aliene, simil guerra umana, e i complottismi.
Tutto è ridimensionato o riportato al perimetro naturale della esistenza. Vince chi non ha dimenticato che esistere è più rilevante di altro.