Bad Blood
Bad Blood è una serie TV prodotta in Canada con Kim Coates nella parte di Declan Gardiner e Anthony Lapaglia nella parte del famoso mafioso italo-canadese Vito Rizzuto. A questi personaggi/attori si aggiunge Paul Sorvino nella parte di Nicola Rizzuto, per la prima stagione, e Louis Ferreira nella seconda.
Anche se si tratta di una serie tv, le due stagioni sono decisamente diverse sia per originalità della storia che per le dinamiche dei personaggi.
La prima stagione è di fatto la storia romanzata degli ultimi anni del boss mafioso Vito Rizzuto che per diversi anni convinse tutta la criminalità di Montreal a lavorare unità con un unico obiettivo: fare tanti soldi senza spararsi. Si combinarono così gli interessi di irlandesi, byker, italiani e altre comunità. Questa stagione, sia per il fatto che racconta fatti in parte reali e in parte ipotizzati, sia per un parco attori di alto profilo, è la migliore e ha elementi di realismo e autenticità molto forti. Questa stagione si può affiancare a i Soprano e fornisce, anche se in forma romanzata, un racconto o un punto di vista su una parte della storia canadese poco approfondita. Del Canada si ha una narrazione positiva, vita simil statunitense ma senza le storture dell’eccesso del liberismo. Una società inclusiva, bilingue e di fatto positiva. Ma spesso sfugge che la criminalità è fortemente radicata nelle varie comunità di emigranti e la presenza di un importante porto.
Alla fine il Canada non è molto diverso da mitologici luoghi come New York, Palermo, Chicago o Los Angeles.
La seconda stagione lascia alquanto perplessi. Abbandonato il filone storico, gli autori hanno cercato di raccontare il periodo di guerra post-Rizzuto creando una serie di eventi che non sembrano propriamente credibili. Kim Coates riesce a reggere la narrazione, ma il personaggio sembra forzato e spesso poco credibile, un Robin Hood criminale con un codice d’onore fatto di morti e facili uccisioni. Louis Ferreira, ottimo attore, non riesce sempre ad alzare il livello, ma “tiene la posizione”; mentre gli attori che interpretano i giovani rampolli calabresi sembrano usciti dalla versione trash di John Wick 2.
In pratica: Buona la prima, sufficiente la seconda. E la terza?
Andrea Grilli