Black ’47: Ireland’s Great Hunger
Black ’47: Ireland’s Great Hunger, Scritto e disegnato da Damien Goodfellow, O’Brien Press, Dublino.
Black ’47: Ireland’s Great Hunger è una graphic novel su uno dei periodi più tristi della storia irlandese, The Great Femine. La grande carestia, in irlandese An Gorta Mór, causò la perdita del 25% della popolazione dell’isola tra morti e immigrazione, tra il 1847 e il 1849, anche se gli effetti, compresa la mancanza di cibo, perdurò per molti pi anni. La data del 1849 è solo indicativa e nei documenti ufficiali dei britannici che la fissarono solo ufficialmente senza tener conto dello stato di miseria e povertà delle campagne irlandesi.
Damien Goodfellow ha raccontato An Gorta Mór attraverso la storia di una famiglia che perde la terra e la casa a favore del nobile latifondista che col ricatto e l’inganno li priva della minima sussistenza.
Jack, un giovane irlandese, è costretto alla fuga, fino a imbarcarsi e raggiungere gli Stati Uniti dove avrà l’opportunità di crearsi una nuova vita. In poco meno di 96 pagine, Goodfellow ha raccontato la storia di milioni di irlandesi.
Il disegno è una tensione costante, una esplosione di tratteggi che drammatizzano ogni scena, come se fossero quadri del Caravaggio. Ogni tavola è un concetto che colpisce per la sua violenza emotiva, l’autore fissa nel disegno il dolore, la sofferenza, la miseria umana del governo britannico; nello stesso tempo Damien Goodfellow racconta anche la vita e gli ambienti della società irlandese, fino a quella america che fu terra promessa per molti popoli.
Va sottolineato che il modo di raccontare la storia non è didascalico, l’autore preferisce non fare digressioni storiche o “spiegoni”, anzi forse perde in completezza del racconto del An Gorta Mór, ma guadagna in forza e consistenza narrativa. Invece di soffermarsi sulla malattia che colpì le patate, preferisce invece raccontare il dramma del padre di Jack che perde il raccolto.
Leggere Black ’47: Ireland’s Great Hunger non vuol dire documentarsi sul tema della Great Famine, ma leggerne il dramma storico di un popolo.
Andrea Grilli