Da luoghi lontani: Memoria, Sogno e Spazi…
Da luoghi lontani di Giovanni Agnoloni, Carlo Cuppini e Sandra Salvato. Arkadia Editore, 2022.
Arkadia Editore propone una antologia di nove racconti, tre per ogni autore divisi su tre grandi temi: Memoria, Sogno e Spazi cosmici.
Una combinazione non proprio immediata per essere compresa, dove il legame tra gli stessi racconti sembra più lo stile degli stessi scrittori che i temi che guidano la lettura dell’antologia Da luoghi lontani. In realtà potremmo interpretare lo stile come una quarta dimensione, un modo per trovare altri luoghi emotivi, personali che possono sfuggire quando troppo spesso cerchiamo di leggere o interpretare la realtà usando brevi momento dei nostri cinque sensi.
Lo stile di Da luoghi lontani
I tre autori, Giovanni Agnoloni, Carlo Cuppini e Sandra Salvato, hanno in comune diversi elementi stilistici, tra tutti la ricca proprietà di linguaggio e una particolare attenzione agli effetti fisici delle parole scelte.
Per questo motivo quando parlano di Memoria, abbiamo spesso l’effetto degli odori e dei sapori che sono associati ormai da anni alle capacità mnemoniche. Mentre il Sogno è caratterizzato da ritmi spezzati, cambi di localizzazione e salti narrativi, tipici di un sogno. Chiunque sogna si trova immediatamente in un posto, così come può cambiare luogo e spazio senza accorgercene.
Anche gli Spazi cosmici ci propongono un cambio di prospettiva, di spazio, a cui spesso non siamo abituati.
Antologia o guida?
Da luoghi lontani appare più come una guida o uno strumento per identificare una quarta dimensione personale del lettore, ancora prima dello scrittore. Uno spazio definibile solo se attraversato da nove punti o coordinate che il lettore deve attraversare o raggiungere.
Esploderà così una mappa, si “esploderà” davanti ai suoi sentimenti, alla sua anima, ma anche ai suoi occhi un luogo inesplorato e lontano.
Forse, se qualche inciampatura appare, è quella di una assenza di un curatore che introduca e spieghi il testo aiutando il lettore meno maturo alla comprensione del libro. Spesso è un rischio lasciare il lettore da solo, con una mappa in mano e doverla orientare; ma gli autori sono abili navigatori della parola.
Sandra Salvato
Due parole vanno dette su Sandra Salvato, allieva di scrittori come Stefano Tassinari, ne raccoglie la penna, percorrendo una strada di parole, struttura del testo e percorsi emotivi che rischiano di perdersi se la giornalista e scrittrice fiorentina non ne avesse raccolto l’eredità.
Sandra conosce il significato di ogni parola e come mattoncini pensati con grande attenzione, li ordina tra le righe dell’antologia. Per chi la conosce, il parlato e lo scritto sintetizzano la sua anima di scrittrice, giornalista e poetessa.
Dopo questa prova, si attende il romanzo, la prova finale di un vero scrittore e Sandra Salvato lo è da molto tempo.