Derry Girls
Derry Girls di Lisa McGee con Saoirse-Monica Jackson, Louisa Harland, Nicola Coughlan,
Jamie-Lee O’Donnell, Dylan Llewellyn, Tara Lynne O’Neill, Kathy Kiera Clarke, Siobhan McSweeney, Tommy Tiernan, Ian McElhinney. Tre stagioni, 2018-2022.
Irlanda del Nord, Derry. Mentre l’esercito britannico presidia le strade della città, cattolici e protestanti si confrontano e si combattono, un gruppo di adolescenti di una scuola cattolica femminile vive le caotiche turbe tipiche dell’età. Siamo negli anni Novanta, in pieno Troubles, il periodo della lotta armata tra cattolici e protestanti, tra gli invasori inglesi e l’IRA. Sono anche però gli anni della presidenza Clinton che ha l’ambizione di risolvere alcuni conflitti storici come quello irlandese.
La serie Derry Girls, ideata da Lisa McGee racconta quel periodo storico attraverso gli occhi di queste quattro adolescenti più uno. Quel “uno” è un ragazzo di madre irlandese, ma cresciuto in Inghilterra, per questo in pericolo in una scuola cattolica maschile. La conseguenza è trasferirlo nella scuola cattolica femminile con le conseguenti battute sulla sua presunta omosessualità.
Troubles e adolescenza
La narrazione è fortemente incentrata sui dialoghi di questi adolescenti senza menzionare direttamente i problemi sociali, economici e militari di Derry. Proprio per questo, quando i ragazzi si devono, inevitabilmente, confrontarsi con la realtà, questa è più dirompente e feroce di quanto si possa immaginare.
Nello stesso tempo l’autrice guarda quel periodo con un certo tocco di ironia, di fatto si ride e si ride con intelligenza. Lo scarto tra la cruda realtà del pericolo, della violenza, dell’odio, e i desideri naturali di questi adolescenti, che in fondo vorrebbero viere come tutti i loro coetanei, crea un effetto distorto e ironico.
Il cane di Erin scompare, la madre incolpa l’esercito brittanico di averlo investito, ma in realtà l’animale è stato regalato. Oppure l’esigenza di fare una gita fuori città per l’imminente marcia orangista che mette in pericolo la comunità cattolica.
Per non parlare di sorella Michael, personaggio ormai famoso in Irlanda, che puntualizza durante una messa che “loro sono i buoni”, rispetto ai protestanti.
A questo contesto tragico, si uniscono usi e costumi tipici irlandesi che rendono ancora più ricca e unica la narrazione, come l’amore per il fritto e il rifiuto per la pizza.
Derry Girls, un piccolo successo
Derry Girls è stata accolta con grande entusiasmo sia negli ambienti irlandesi che britannici. La serie racconta in realtà come si viveva in quel periodo. Il segno più tangibile di questa ottima accoglienza sono due murales, uno dedicato al gruppo di adolescenti le “derry girls” e uno a sorella Michael che sottolineano, forse, cambiamenti positivi nella percezione del conflitto.
Proprio in una città come quella di Derry, dove la violenza protestante, perpetrata dall’esercito britannico e movimento orangista ha fortemente ferito la comunità cattolica.
Netflix
Infine va sottolineata l’ottima scelta di Netflix di non far doppiare la serie, ma lasciare l’inglese-irlandese facendoci apprezzare il tono di voce e l’accento tipico. Dei buoni sottitoli consentono di far seguire la storia, anche se la conoscenza del contesto, dai Troubles agli usi irlandesi aiuta a comprendere meglio gli eventi e i comportamenti dei personaggi.