Full of Life di John Fante
John Fante “Full of Life”, trad. Alessandra Osti, Fazi editore, 1998, £.25.000
Suona un po’ strano dire che questo è il nuovo libro di John Fante (NR. la recensione è stata scritta nel 1998 e pubblicato su Stradanove), visto che l’autore statunitense, di origini italiane, è morto ormai da quasi un decennio (NR. John Fante è morto nel 1983). Eppure il romanzo è l’ultimo pubblicato dall’editore romano, che ormai da tempo sta editando tutte le sue opere con un buon successo di vendita, che fa ben sperare nell’esistenza di un pacchetto di buoni lettori nel nostro mercato.
Il titolo Full of life è significativo sull’argomento su cui ruoterà la storia: la moglie del personaggio, uno scrittore con lo stesso cognome di Fante, è incinta. La storia si sviluppa attorno ai cambiamenti di umore della donna, alle difficoltà del quotidiano che in queste casi sembravano più grandi di quanti fossero.
Inoltre un rapporto con il padre, legato a vecchie credenze su come si fanno nascere figli maschi o come si deve viaggiare, non ancora risolto, portano il futuro padre verso una serie di scelte che gli permetteranno di appianare i vari nodi che si sono formati.
Alla fine il figlio tanto atteso nasce, ma la loro vita è cambiata.
Fante è un grande scrittore, con poche pagine pennella un personaggio e una storia che prende forma e vive nelle pagine del libro. Senza cercare chissà quale fantastorie, ma semplicemente uno degli eventi più belli per due esseri umani: la nascita di un figlio.
Il romanzo uscì nel 1952 e qualche anno dopo adattato per il cinema. Fu l’unico romanzo di grande successo in vita di John Fante.