Gens electrica
AA.VV. “gens electrica”, a cura di Bernardo Parrella, 1998, £. 28.000
Questo libro raccoglie scritti di attenti studiosi delle tendenze e del futuro della comunicazione, italiani e stranieri.
Per i primi si tratta di articoli inediti, appositamente realizzati per l’occasione, per i secondi vengono pubblicati interventi già editi nella loro terra d’origine, ma sconosciuti in Italia.
L’elenco è numeroso e raccoglie il gota degli studiosi e opinionisti in materia, come Franco Carlini e Alberto Perretti, o per gli stranieri Bruce Sterling e Sherry Turkle o lo stesso Jaron Lanier.
Gli interventi cercano di descrivere la situazione di vita delle comunicazioni, specialmente Internet, e prospettare alcune ipotesi future sui suoi sviluppi. Il tutto viene fatto senza cadere in prospettive esageratemente ottimistiche, come troppo spesso accade quando si parla di nuove forme di comunicazione, ma anzi, con consapevole realismo vengono individuati problemi e difetti, prospettive future e presenti. Insomma si cerca, e si riesce, a inquadrare le tendenze e il futuro della comunicazione con visioni più concrete e senza farsi prendere da facili entusiasmi.
In queste analisi emerge anche una descrizione, a volte amara, della gens electrica, cioè di coloro che vivono e realizzano le reti e tutto ciò che è connesso. Forse saranno un élite, ma è senza dubbio importante conoscerla, per capire dove sta andando la nostra società.
Un merito di questo libro è fornire utili strumenti e analisi proprio per capire la nostra società sempre più votata alla tecnologia e alla comunicazione digitale. E non è poco.
Andrea Grilli
NdA: il libro Gens electrica uscì nel 1998 proprio mentre il dibattito, ormai presente negli USA, si stava allargando anche in Europa e in Italia. Il tema dell’impatto delle tecnologie digitali nella vita quotidiana e come le nuovi generazioni avrebbero reagito a tutto questo, fu trattato con largo anticipo e con contributi estremamente validi e profondi. Ancora oggi si tratta di un libro che non può non esser letto per comprendere le origini delle generazioni X, Y e Z.