Giotto
di Tulifero e Frongia, Kleiner Flug
Questo volume della Kleiner Flug fa parte della collana Prodigi tra le nuvole. E proprio di un prodigio si tratta. Un piccolo gioiello di racconto, di quei racconti che di solito sono tra le virgole delle grandi storie. Quei capitoli di intermezzo tra una storia importane e un’altra. Come quei piccoli sospiri che raccontano più di quanto volessimo dire o pensare.
Di Giotto si parla sempre come artista nel senso comune di chi fa arte e quindi un po’ come che non lavora. Si dimentica spesso, ancora di più oggi che la Storia dell’Arte è una materia morente, che gli artisti erano artigiani, cioè veri e propri imprenditori che avevano maestranze e contratti, doveri quasi manageriali e spesso onerosi.
Quindi Giotto non tanto artista, quando capo cantiere, coordinatore di risorse. Responsabile di più progetti e di quattro allievi che operano dietro le quinte del grande maestro. Chi prepara il cantiere? Chi prepara i colori, le impalcature? Le singole linee delle storie, i personaggi comprimari che scivolano via, anzi tra tutti questi attori che ruotano attorno all’artista c’è anche un cane che si ritrova a giocare un ruolo molto delicato. Un ponte tra il mondo reale, ma in bianco e nero, del maestro e i personaggi dei suoi affreschi a colori.
Sembra che gli autori abbiano voluto premiare, sottolineare la forza creativa del pittore.
Qual è il contributo finale che l’artista da alla Realtà, alla sua consistenza artistica se non dando colore e il colore non è l’anima di un affresco?
Giotto è un uomo come tutti, preoccupazioni, speranze, obblighi sono elementi che vagano come variabilispesso ingovernabili della sua giornata lavorativa. Un uomo che nell’ultima tavola sorride perché la squadra di lavoro ha reagito bene ai ritardi e si è rimessa in linea con la progettualità del maestro. Ecco allora che la storia chiosa con un atto di delicatezza verso se stessi e la vita. Una passeggiata con il cane.
Il libro è impreziosito da una appendice tecnica e dal diario che avrebbe scritto Giotto se avesse avuto l’occasione. Un diario che completa la storia quotidiana del Maestro. Un tocco di intimità più prepotente dei pensieri espressi del pittore.
Tulifero e Frongia hanno realizzato un prodigio sospirando tra le pieghe delle storia di Giotto.