Guazzaloca 50,69% – Perché Bologna ha perso la sinistra
Due giornalisti bolognesi, al di fuori dei giochi dei grandi quotidiani, raccontano la vittoria del “Guazza”
Cosa è successo il 17 giugno del 1999 quando la sinistra italiana ha perso una delle sue capitali?
nti,Era prevedibile? Si poteva evitare? È stato un incidente o il risultato di un processo di cambiamento della città “rossa” (rosso è infatti il colore tipico della città medievale e non per essere stata governata dal Partito Comunista per quarant’anni)?
Questo e tanto altro è oggetto di analisi da parte di due giornalisti bolognesi dell’area della Sinistra Antagonista, molto vicino al Partito della Rifondazione Comunista. Anzi Valerio Monteventi è consigliere indipendente nel Comune di Bologna e direttore responsabile di Zero in condotta, mentre Rudi Ghedini ha militato nel PCI e nel PDS dopo prima di dedicarsi al giornalismo e alla direzione editoriale di Zero in condotta.
Il libro, discretamente voluminoso (circa 290 pagine) ricostruisce in termini giornalistici e storici la storia di Bologna da quegli infausti anni settanta che segnarono la rottura tra la sinistra burocratica rappresentata dal PCI e dal PDS (dopo) per arrivare ai giorni nostri.
Via via le questioni della città: politiche giovanili, ambiente, immigrazione, casa, salute vengono analizzate, cifre alla mano, e scoperchiate le varie alleanze, gruppi di pressione, lobby e interessi strettamente personali che hanno inquinato le amministrazioni bolognesi e deperito una città modello di ottima amministrazione.
Il materiale proviene dal capace archivio di Mongolfiera (altro giornale diretto da Monteventi) e di Zero in condotta, e, pur segnato da una posizione strettamente di parte, è ricco di argomentazioni e informazioni, oltre a una stretta documentazione che se non convince chi non vuole esserlo, comunque dimostra l’onesto lavoro di giornalistico e politico dei due autori.
294 pagine scritte per capire Bologna, per capire che in fondo la vittoria del “Guazza” (così lo chiamiamo affettuosamente a Bologna) non solo era prevedibile, ma anche annunciata, come un passaggio di rubgy telefonato.
Il “Guazza” l’ha afferrato e tagliato la meta con slancio e forse con una mano dietro la schiena (ma questo nessuno lo ammetterà… forse neanche lui, il conquistatore di Bologna…)
Andrea Grilli
Valerio Monteventi e Rudi Ghedini “Guazzaloca 50,69% – Perché Bologna ha perso la sinistra”, Luca Sossella Editore, 294 pagg., lire 24.000