Guida ai cimiteri d’Europa
di Fabio Giovannini, Stampa Alternativa – collana Eretica, speciale. Lire 24.000
“’A morte ‘o ssaje che’è?… è una livella.”
(Totò)
Proprio con questi versi il grande Totò ci offriva una riflessione sulla morte e sugli effetti che ha su tutto quello che siamo e costruiamo. Il nobile e il povero don Gennaro della poesia sono uguali di fronte a una tomba, anzi alle loro tombe.
Non sempre si è pensata così la morte e questa stessa percezione democratica dell’essere umano non ha una diffusione in termini di massa. Certamente le nuove sepolture a loculo tendono a concretizzare la morte come una livella. Ma anche le fosse comuni in Europa, Africa e Asia, dove vengono fatti sparire gli orrori delle guerre e deo genocidi, raccolgono tutti quei cadaveri senza distinguerli tra medici, avvocati e muratori. Ben altro è la loro colpa. È essere musulmano, serbo, tutsi tanto per citare alcuni sinonimi di peccato… di vivere.
Ma nell’Ottocento la borghesia vincitrice e conquistatrice del Mondo cercò un modo nuovo di affermare la propria ricchezza dando vita a un fiorente periodo artistico per l’arte funeraria. Fabio Giovannini, uno dei maggiori studiosi dell’immaginario moderno, ci racconta i più importanti cimiteri d’Europa, ma soprattutto belli e affascinanti.
Così seguono il cimitero di Père – Lachaise a Parigi, il genovese Staglieno, Highgate a Londra e il cimitero acattolico del Testaccio a Roma. Poi seguono i cimiteri marini, militari, ebraici e gli inquietanti ossari e le catacombe. Fabio Giovannini percorre la storie del cimitero e della sepoltura, ma li descrive come luoghi reali e interessanti. Da visitare. Da non perdere. Queste opere architettoniche nascondo spesso opere d’arte realizzate per raccontare il rapporto dell’uomo con la morte e con i defunti. Una guida turistica vera e propria, prima ancora che uno studio storico artistico. Una mappa per scoprire una cultura poco trasmessa, ma “viva”. Infondo i cadaveri non alimentano vermi e lavoro per altri uomini?
Andrea Grilli