Il Prete
di Thomas M. Disch
Questo secondo titolo della collana Dark della Fanucci propone un romanzo dalle forti tinte storico mistiche. L’autore è una solida presenza della letteratura di genere statunitense, si tratta di Thomas M. Disch. Noto in Italia soprattutto per i suoi romanzi di fantascienza, è anche autore teatrale e narratore fantasy e gotico.
Dagli inizi degli anni Novanta si occupa di tematiche legate alla cultura cattolica. Con Il Prete ha realizzato un affresco ampio e completo sul suo pensiero riguardo ai dettami della Chiesa e al modo di comportarsi del clero. La posizione di Disch si potrebbe dire, come spiega anche lo scrittore di fantascienza italiano Valerio Evangelisti nella postfazione al libro, che Il Prete è un libro anticattolico. Non sono solo i preti, la gerarchia ecclesiastica ad apparire come corrotti, peccaminosi e contraddittori nel suo rapporto con i dettami della Fede. Ma anche il Cattolicesimo appare come una religione al di fuori dello stato della realtà. Nell’impossibilità di comprendere dove e come la società statunitense stiano andando.
Ma non possiamo neanche ridurre tutto il lavoro di Disch a una mera operazione anticattolica.
L’autore di Campo Archimede e 334 è un esperto e abile fabbro di parole e intessitore di trame complesse e di non immediata comprensione.
Il meccanismo a cui da vita sembra procedere verso una strada che potrebbe anche sembrarci poco interessante. Forse troppo spesso il ferro viene battuto sullo stesso punto. Forse potremmo anche sorridere rispetto a certe descrizioni del Medioevo europeo.
Ma tutte le convinzioni che via via si sono formate dentro di noi, vengono smontate, anzi sgretolate proprio quando ormai potremmo aver accettato le incredibile magie che ci sono state descritte. La sospensione delle pur minime regole del credibile che il lettore è disposto ad accettare pur di arrivare alla fine, viene stravolta da Disch. Non viene rispettato il patto e gliene siamo grati.
Disch ci ha ingannato. Abbiamo vissuto la stessa follia di uno dei personaggi credendo che fosse tutto possibile. Ma alla fine cos’è vero e cosa è il prodotto della nostra mente malata?
Echeggiano ancora nella scrittura di Disch gli insegnamenti del grande Philip Dick.
Di cosa parla Il Prete? Di preti, di uomini che devono rispettare dettami che contrastano con le loro pulsioni sessuali, con le loro ambizioni di vita. Ma racconta anche l’orrore di chi persegue questi dettami senza nessun approccio critico, senza nessuna distinzione tra il possibile e l’impossibile.
Tra il reale e un altro reale. L’importante è crederci.
Andrea Grilli