La minaccia degli Esmeraldiani
Gli anni Ottanta sono stati estremamente stimolanti per la fantascienza. Gli autori americani si lanciarono in diverse interpretazioni e visioni della Realtà futura che le tecnologie suggerivano. La collana Urania, nel 1983 a cura della tragica coppia Fruttero e Lucentini, proponeva nel numero 956 un romanzo breve di Ron Goulart dal titolo originale Brinkman e tradotta nel più commerciale La minaccia degli Esmeraldiani con copertina di Karel Thole, molto suggestiva ma senza alcun collegamento con l’opera di Goulart.
La traduzione, per fortuna, era di Vittorio Curtoni.
La storia è abbastanza surreale e sarcastica con mille battute e ironie sulla qualità del cibo fastfood, sul mondo dell’informazione, future inclinazioni della politica cinese e si cita anche un elettrolibro, anticipando il buon e-book.
Il tema centrale, molto attuale e diffuso nelle trame del cinema e dei romanzi, è la riprogrammazione della memoria. Anche Philip K. Dick in quegli anni scrive sul tema con il racconto Ricordiamo per voi.
Ron Goulart non riesce però a essere così impattante e profondo come Philip K. Dick, anzi riesce a elaborare un racconto poco credibile e superficiale, tra trama semplice e immediata con personaggi più simili a macchiette che realmente ben costruiti.
Ma tutta la struttura del racconto è costruita in questo modo, c’è l’intenzione dell’autore di giocare con il futuro, ma in stile anni Ottanta. Oggi il romanzo ha poco da dirci, se non come storia della fantascienza.
A seguire un racconto di Hayford Peirce dal titolo 5° Emendamento, titolo originale Taking the Fifth uscito su Analog nel 1983, terribilmente reale e attuale. Come la polizia costruisce un piano per avere la maggioranza nel parlamento statunitense e modificare la costituzione. Ogni riga del racconto sembra scritta oggi. I temi della giustizia, della ricerca delle prove e la consegna alla giustizia dei criminali è un tema attuale, trattato benissimo nella serie televisiva Law & Order.
Questo racconto vale l’acquisto nelle librerie dell’usato di questo libretto di Urania.
Andrea Grilli