L’amore è un bar… sempre aperto
Se dovessimo dire chi è Grazia Verasani non basterebbe uno speciale su Stradanove.net: (ndr. la recensione fu scritta per il magazine on line nel 2000) attrice, cantante, compositrice, paroliera, scrittrice per semplificare.
Scrittrice di questo libro: L’amore è un bar sempre aperto edito da Fernandel.
Adele è un ex cantante, nel raccontare la sua vita, qualche frammento per la verità o un’ampia parentesi, si sofferma sui propri sentimenti rispetto ai tanti personaggi (ma proprio tanti) che incontra, sul suo modo di affrontare la vita, sulle aspettative e le occasioni lavorative. Sul suo essere donna.
La scrittura, uno degli elementi più interessanti del libro, è su più livelli, come scatole cinesi. Più livelli di pensiero.
Così appaiono le parentesi tonde a determinare un livello di pensiero o di riflessione molto più interiore, dove l’Io di Adele/Grazia più che nascondersi, aspetta il momento giusto per dire la sua.
Altro elemento è la sospensione degli eventi. Nulla si conclude, tutto rimane aperto: nei rapporti umani, nel raccontare gli eventi. Adele è una donna pronta ad aprirsi al mondo, forse a rischiare.
Non è possibile dire se questo romanzo sia il frutto di un progetto a tavolino di Grazia Verasani, ma la spontaneità del testo, dei sentimenti, l’assenza di una macchinosità linguistica e formale, tipica di alcuni “ggiovani autori”, fa propendere a un flusso coerente di emozioni e creatività che ha preso forma sia nella lingua quando nella narrazione in forma aperta: un po’ come l’amore… un bar sempre aperto.
Andrea Grilli