Lukas
Michele Medda e Michele Benevento. Sergio Bonelli Editore
Ed eccoci con il primo numero di una nuova serie della Bonelli, scritta da un autore di garantita professionalità come Medda e sostenuta graficamente da un talentuoso Michele Benevento.
La serie persegue il nuovo approccio narrativo della Bonelli, ormai sempre più sgombro dalle classificazioni tradizionali della narrativa di genere. I suoi autori seguono con attenzione le tecniche di storytelling americane e cercano di trovare un bilanciato equilibrio tra lo spirito avventuroso della stessa casa editrice e i nuovi argomenti sempre meno classificabili come genere horror, mistery, fantascienza.
Lukas è un accenno di tutti questi generi nella stessa trama narrativa. Ci sono ghoul, ma nello stesso tempo la moneta corrente è una bizzarra EPS, anche se non ci sono segni, indizi di un mondo futuro lontano. La città descritta è propria come una delle nostre, anche se l’atmosfera descritta è più atroce, crudele, disumana di quanto si possa immaginare.
Lukas non è sicuramente un eroe, forse un anti-eroe, ma più probabilmente un anti-cattivo. Una specie di ex delinquente che si trova costretto a compiere gesti sia buoni che cattivi, sia generosi che ingenerosi verso la vita e la società.
La prima storia è decisamente introduttiva, tanti personaggi che fanno parte del quadro generale ma senza che al lettore sia possibile capire quando e come. Il problema, anzi i problemi sono diversi: prima di tutto dopo aver letto questo primo numero non è chiaro se valga la pena leggere il secondo. Il ritmo della narrazione non è sicuramente lento, anzi le canoniche 96 pagine scorrono bene, ma alla fine Dampyr fornisce più elementi forti e intriganti.
I ghoul a parte il fatto che si mangiano carne umana, non hanno particolare fascino. Morti o semi morti sono sempre mostri di seconda categoria.
Il secondo aspetto sono i disegni di Benevento, tutti ben fatti, ben costruiti, ma pochi incisivi, se non puliti, rispetto allo sporco sanguinolento dei mostri che girano per il fumetto. Sicuramente Lukas si somma bene con i toni di Dampyr, ma in generale la partenza è debole. La voce narrante in terza persona è bizzarra, quando estraneante.
Insomma un promosso secco è difficile, una bocciatura secca altrettanto. Il secondo numero è il più importante. Se non quadra, si rischia di avere una falsa partenza.
Rimandato ad aprile.
Andrea