The watcher, è difficile scegliere una casa
The Watcher, miniserie televisiva di Ryan Murphy e Ian Brennan, basato sul libro “The Haunting of a Dream House” di Reeves Wiedeman, con Naomi Watts, Bobby Cannavale, Mia Farrow. Foto credit: Netflix.
The Watcher è una miniserie di Netflix basata su un fatto vero, quanto ancora misterioso e irrisolto. La rivista on line The Cut ricorda il fatto in questo articolo.
La serie in un primo momento si muove su binari molto noti e prevedibili: il padre che perde la pazienza ed è sempre arrabbiato; l’adolescente ribelle e sempre contro la famiglia; il figlio maschio pre-adolescente sempre spaventato; i vicini invadenti e inquietanti. E così via in una serie di cliché tipici americani.
Non mancano capolavori sul tema del “vicino di casa” e il rapporto tra proprietari/abitanti di una casa e la stessa abitazione.
Tra i vicini di casa “buoni” possiamo ricordare La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock, mentre Uno sconosciuto alla porta (titolo originale Pacific Heights) di John Schlesinger con un fantastico Michael Keaton.
Questo tipo di storia è frequente nella creatività statunitense ed evidentemente raccoglie una serie di leggende metropolitane e fatti veri, come quello di Watcher, che inquietano l’opinione pubblica.
La storia è ben inserita nel contesto delle periferie ricche americane, dove il club, il quartier ben tenuto, una edilizia residenziale molto ricca, disegnano i perimetri di benessere e posizione sociale. Ma i nostri nuovi proprietari non fatto i conti con un “qualcuno” che ama così tanto la villa che hanno comprato, da osservarla con scrupolosa attenzione.
Così arrivano lettere minacciose, eventi strani. Tutti fatti che possono essere attribuiti ai vicini o a qualche abitante della cittadina. Ma a chi?
The Watcher, la dinamica della storia
Come si scriveva il racconto di The Watcher si basa su una serie di elementi classici, che vengano sapientemente montati progressivamente puntata per puntata in modo diverso dal solito. In questo modo, più o meno dalla metà degli episodi, la storia prende un percorso completamente diverso fino a una finale a sorpresa.
Non viene scelto un meccanismo a spirale o una matriosca narrativa, bensì sono una serie di pezzi di un puzzle che non ha contorni, ma intrecci bizzarri.
Secondo certi schemi horror, il luogo è il centro di una energia ossessiva, come un buco nero è attrattivo, assorbente. I personaggi non riescono ad opporre una forza pari o superiore per interrompere gli eventi.
Tutto è più o troppo per normali persone. Non ci sono eroi, antieroi.
C’è solo la Casa e il suo The Watcher. Tutto il resto non conta.