Trapped e Entrapped, omicidi in Islanda.
Trapped, due stagioni. Untrapped, una stagione. Serie televisiva dal 2015, di Baltasar Kormákur, con Ólafur Darri Ólafsson, Ilmur Kristjánsdóttir, Ingvar Eggert Sigurðsson.
I paesi nordici stanno invadendo ormai da anni i servizi streaming con serie tv di estremo interesse.
Sono prodotti decisamente di stampo britannico o statunitense e con un parco attori in crescita per capacità e qualità della recitazione.
Anche la regia, la drammaturgia e in generale tutti i settori della produzione cinematografia/televisiva sono ottimi.
Molto interessanti sono la serie Trapped e il seguito, di fatto serie conclusiva, Entrapped.
Si tratta di storie ambientate a Reykjavik, nei primi minuti come per dare il via alla trama, per poi spostarsi nella cittadina di Fjallabyggð nel nord dell’Islanda.
La polizia locale è più in funzione di controllo del territorio, mentre le indagini “alla detective” sono gestite dagli uffici della capitale.
La trama.
La trama è una classica matrioska.
Gli investigatori ad ogni giro scoprono un livello della trama o meglio dei segreti collegati ai personaggi, ma senza mai riuscire a trovare il bandolo della matassa.
Solo nel finale emergono gli ultimi elementi che consentono di svelare l’identità dell’assassino.
Va sottolineato che nella seconda stagione anche senza aver chiaro il movente o l’effetto scatenante, è abbastanza chiaro chi sia il criminale, mentre nella prima l’autore riesce ad essere inafferabile.
Entrapped, invece, è di fatto la terza stagione e da una parte chiude alcune sottotrame aperte fin dall’inizio, dall’altra apre potenzialità inespresse del personaggio principale, Andri, ottimamente interpretato da Ólafur Darri Ólafsson.
Trapped. Entrapped e la natura.
La natura ha un ruolo fondamentale in Islanda, sia per la grandezza dell’isola rispetto al numero di abitanti, per cui vi sono ampi spazi incontaminati e non abitati, sia per la sua naturale bellezza.
Non mancano però le contraddizioni della società moderna e anche gli eccessi industriali o rischi di inquinamento fanno parte delle trame delle storie di Trapped.
Oltre questo comunque interessante, la serie riesce a mostrare la bellezza della natura islandese senza rallentare o annoiare.
La regia aiuta a addentrarsi nel contesto nordico, molto lontano da quello europeo e soprattutto da quello mediterraneo, mostrando panorami straordinari di roccia, acqua e spazi immensi.
La società islandese.
Una serie televisiva ambientata in Islanda offre l’opportunità di conoscere, anche se attraverso l’occhio di una telecamera, usi e costumi.
La società islandese si presenta fortemente e profondamente democratica, aperta al diverso, ma nello stesso non impermeabile alle ideologie nazionaliste e razziste che si diffondono grazie ai populismi e a pensieri sempliciotti e superficiali.
Non è esclusa anche una sottile critica alla dirigenza politica, soggetta anche lei a una certa fascinazione del progresso a tutti i costi.
Le trame delle tre serie infatti presentano riferimenti alle dinamiche sociali e ai problemi economici che negli ultimi vent’anni hanno colpito le nazioni europee. L’Islanda non è immune e non può isolarsi rispetto alla globalizzazione, che alla fine non è riuscita a controllare o cavalcare in modo proficuo.
Trapped e Entrapped sono storie che riducono la distanza dei confini del nord europa con il Mediterraneo e danno un senso più locale e umano delle complesse trame dell’Europa.