Troll
L’altra storia della nascita dell’Umanità. E se non fosse stato una divinità o gli UFO a creare gli esseri umani?
Sappiamo tutti come è andata. A un certo punto il Signore (dategli voi un nome: Dio, il Dio d’Israele, Allah…) ha creato Adamo dal fango e da una sua costola Eva (non dimenticate che a seconda della religione, può variare la materia prima: mais per i Maya per esempio). Poi ci sarebbero coloro che pensano che siano stati gli UFO a intervenire nella evoluzione della scimmia. Insomma di versioni ce ne sono molte. Tutte però molto poco fantasy.
Ora se vi dicessi che forse un Troll e un Goblin c’entrano qualcosa nella creazione della razza umana?
Beh, Jean-David Morvan e Joan Sfar hanno scritto nel lontano 1996 una loro versione della genesi in ambientazione e con temi tipici fantasy.
Ma andiamo con ordine. La storia.
Un Goblin e un Troll litigano, quest’ultimo si mangia un dito del primo accompagnandolo con una buona birra romulana.
Niente di speciale, se non per il fatto che la carne di Goblin con la suddetta birra ingravida il Troll… si ho scritto “ingravida” e nasce un essere brutto, tutto carne bianca, liscia e puzza. Come scopriremo un umano.
A tutto questo si aggiunge il medico dei Troll che teme una grande disgrazia da questa nascita e vuole stroncarla prima che si diffonda.
Benvenuti in Troll, miniserie di tre volumi editi in Francia dalla Guy-Delcourt Productions e riproposti dalla BD dal 2000 (la serie nella sua edizione italiana è terminata nel 2003). Oltre a Morvan e Sfar per la sceneggiatura, troviamo ai disegni O.G. Boiscommun.
Si tratta di cartonati dalle dimensioni di 23×32 cm, dal prezzo di 13,42 euro per i primi due volumi e 14,00 euro per il terzo.
La storia prosegue. Nasce un altro umano, i nostri eroi scappano inseguiti dal medico cattivo e fanno nuove e utili amicizie. Gli autori non mancano di citare favole classifiche come Pinocchio, o i giochi di ruolo con castelli, dungeons e mostri nelle stanze. E non manca il drago.
Il tutto è imbastito secondo una buona dose di ironia sottile, leggera.
La fatina di Pinocchio salva uno dei nascituri umani, ma gli lascia anche una maledizione se dovesse mentire. Oppure i genitori dei bambini umani per vivere trovano lavoro in un castello, dove avventurieri cercano di superare livelli sempre più difficili e sconfiggere un drago per conquistare un tesoro. Proprio una quest a mo’ di fantasy classico.
E il finale è intorno a una tavola da pranzo, nel bosco, ma non sarà un bardo legato sotto un albero ad essere in primo piano (Goscinny e Uderzo ringraziano!), ma i nostri progenitori che stanno per far partire una delle più grandi avventure della storia dell’Universo. La storia dell’Umanità.
Andrea Grilli