Ubik
Ubik è un romanzo visionario, metafisico, dove il confine tra la vita e la morte è confuso senza per questo creare atmosfere horror, anzi il sapore fantascientifico emerge proprio dove la morte non riesce a trovare una propria definizione, lì dove la tecnologia cerca di sconfiggerla. Scritto nel periodo 1968-1969, è uno dei più amati tra gli appassionati di Dick.
La nuova edizione della Fanucci è impreziosita da alcuni testi introduttivi particolarmente curiosi, come quello del sindacalista Cofferati, o di persone che gli furono vicini, come il giornalista del Rolling Stones o dello scrittore Tim Powers. Infine oltre al romanzo si può leggere anche la sceneggiatura che lo stesso Dick scrisse per un film che avrebbe dovuto girare un allievo di Godard, Jean-Pierre Gorin.
Per una specie di sfortuna, che perseguitò lo scrittore statunitense per quasi tutta la vita, del film non se ne fece più nulla, ovviamente con grande dispiacere di Dick, che vi si era gettato a capofitto con grandi speranze.
Leggere la sceneggiatura o il romanzo vuol dire leggere due lavori autonomi, maturi e complessi, che anche se scritti a distanza di oltre sei anni, mostrano come Dick fosse autentico nella sua scrittura. Le angosce che lo attanagliavano negli anni sessanta riemergono nei ribaltamenti dei punti di vista, nella complessità dei personaggi, maturi e articolati nella loro relazione con la realtà circostante, sempre che tutto ciò sia vero e non frutto di qualche prodotto artificiale di macchine o demiurgi capricciosi.
« Io sono Ubik. Prima che l’universo fosse, io ero. Ho creato i soli. Ho creato i mondi. Ho creato le forme di vita e i luoghi che esse abitano; io le muovo nel luogo che più mi aggrada. Vanno dove dico io, fanno ciò che io comando. Io sono il verbo e il mio nome non è mai pronunciato, il nome che nessuno conosce. Mi chiamo Ubik, ma non è il mio nome. Io sono e sarò in eterno »
(Philip Dick, Ubik)
La fantascienza di Dick non concede nulla al banale, all’avventura in sé, ma, come uno specchio, ci fa riflettere su di noi e il mondo. Ci obbliga a porci una sola domanda: ma tutto questo è reale?
Andrea Grilli
Philip K. Dick “Ubik”, sceneggiatura del film e romanzo, trad. Gianni Montanari, testi introduttivi di Sergio Cofferati, Paul Williams e Tim Powers, Fanucci Editore, £. 12.000