Uomini e vizi, racconti dalla rete
AA.VV. “Uomini e vizi” traduzioni e cura di Vittorio Curtoni, Besa Edizioni, £.19.000 (10 euro)
Questa antologia non è la prima dedicata alla narrativa già pubblicata in rete, sia l’editore Fernandel di Ravenna che la Tunnel di Bologna hanno dedicato due antologie di autori italiani: la prima del sito Fabula (www.fabula.it), la seconda della rivista on line curata da Carlo Lucarelli Incubatoio 16 (www.incubatoio16.it, sito non più disponibile).
La particolarità del lavoro di Vittorio Curtoni è l’aver assemblato una serie di racconti che provengono da siti web diversi nel mondo, di autori di nazionalità diverse e con tematiche diverse tra loro.
Va subito detto che questa antologia, soprattutto per l’introduzione dello stesso curatore ha sollevato qualche critica da parte di alcuni recensori più interessati a tutelate gli interessi delle case editrici, che a comprendere le maggiori possibilità che vengono dati ad autori, che pur valendo, vengono rifiutati dagli editori esclusivamente perché gli incassi non sarebbero elevati.
D’altra parte l’editoria poetica è stata uccisa in questo modo: con la mancanza di investimenti nelle nuove leve perché non avrebbero garantito il rientro della spesa.
Uomini e vizi comprende 17 racconti per 11 autori, che passano dall’horror al trash alla Bukowski, alla fiction a un breve minimalismo, che potrebbe quasi sembrare un paradosso.
Ma a parte i contenuti, l’utilizzo della rete e quindi la necessità di essere veloci nella lettura e nella navigazione, ha portato a esaltare l’uso del racconto breve, poche pagine che vi permettono in pochi scatti del telefono di farvi entrare nel fantastico mondo dell’immaginario moderno.
Stanno cambiando anche le unità di misura del tempo, ma quanti se ne stanno accorgendo?
Andrea Grilli